Patologie

Ambliopia

L’ambliopia (letteralmente “occhio ottuso”), può essere definita, in accordo con Burian, una “diminuzione mono o bilaterale dell’acuità visiva, senza causa apparente, che con terapia idonea può essere risolta”.

In tale definizione compaiono due aspetti fondamentali della patologia in questione: l’eziopatogenesi, che non è ancora completamente nota e la possibilità di un’adeguata terapia, se intrapresa precocemente.

Strabismo

Lo strabismo è una sindrome caratterizzata sia da una deviazione degli assi visivi, sia da anomalie sensoriali diverse a seconda dell’età di insorgenza.

Dislessia

Ovvero la difficoltà che riguarda la capacità di leggere in modo corretto e fluente. Il bambino dislessico può leggere e scrivere, ma riesce a farlo solo impegnando al massimo le sue capacità e le sue energie, poiché non può farlo in maniera automatica e perciò si stanca rapidamente, commette errori, rimane indietro, non impara. Una delle componenti alla base della correttezza e rapidità nella lettura è la capacita di differenziare le lettere le une dalle altre in un breve intervallo di tempo.

Nei casi di Dislessia Visiva, in cui ci sono distorsioni percettive del testo, come sfocatura (non correggibile con lenti da vista), movimento delle lettere o delle parole, scintillio sulla pagina, differenza negli spazi tra le parole e le linee che interferiscono con la lettura complicandola, si è visto che una correzione ottica può migliorarne lo stato. Il semplice uso di lenti colorate (filtri foto selettivi aploscopici) aiuta a ri-sincronizzare e cambiare selettivamente, in un formato dinamicamente equilibrato, la lunghezza d’onda di ogni colore della luce in ingresso.

L’uso di colori diversi cambia in modo efficace la velocità delle informazioni nei percorsi neurologici del cervello di chi soffre di dislessia, permettendo di migliorarne la capacità di lettura, scrittura e comprensione. Non si tratta quindi di interventi chirurgici o di uso di farmaci, non ci sono rischi tradizionali associati a dispositivi e procedure mediche, parliamo di un trattamento sintomatico che nel 50% di questi pazienti migliora la facilità di lettura.

IPOVISIONE

Nella sua ultima lettera, Goethe scrisse: “ Gli antichi dicevano che gli animali apprendono dai loro organi; io vorrei aggiungere che altrettanto fanno gli uomini, i quali tuttavia hanno il vantaggio di insegnare, a loro volta, ai loro organi”.

Le parole di Goethe ben si adattano a rappresentare il principio della riabilitazione, che pone le sue fondamenta sulle inesauribili risorse dell’uomo.

La riabilitazione dell’ipovisione, è il momento successivo alla conclusione del percorso terapeutico, ed è fondamentale la scelta del timing di invio del paziente alla riabilitazione, idealmente da collocarsi entro circa 1/2 mesi dalla conclusione del percorso terapeutico.

Nell’accompagnare il paziente nella rieducazione alla lettura è necessario considerare e valutare i movimenti di inseguimento, le saccadi e le vergenze.

Parametri indispensabili per una corretta e duratura riabilitazione.

Una accurata elaborazione del progetto porterà al successo del piano riabilitativo;  ricordiamo però di avere, nel caso delle DMS, un potente nemico, la regressione cognitiva, che può evidenziarsi in quei pazienti anziani che tralasciano per molti mesi la lettura.

L’alta prevalenza del decadimento cognitivo, con particolare difficoltà nella scioltezza e nella memoria verbale, può compromettere il successo degli interventi di riabilitazione visiva in pazienti affetti da patologia maculare.

  •    Sindrome di Meares-Irlen
  •    Scotopic Sensitivity Syndrome
  •    Visual Stress

Sindrome di Irlen

Problema visuo – percettivo, probabilmente origina a livello della corteccia visiva a causa di una deficienza di una delle vie visive,

essendo più percettivo che visivo,non è correggibile con lenti correttive e non può essere individuato tramite i consueti test medicali o attitudinali

La Sindrome è stata identificata 30 anni fa. Inizialmente identificata come SSS Scotopic Sensitivity Syndrome, basata sulla convinzione che i sintomi più precoci sono associati con un generale disordine che si presentava quando il cervello tentava di processare  luce appartenente alla gamma scotopica dello spettro .

 

Incapacità del cervello di processare le informazioni visive:

12% – 14% della popolazione normale

46% dislessici, Sy di Sotos, disordini dell’attenzione, difficoltà di apprendimento

Irlen Differential Perceptual Schedule (IDPS)

 

Sintomi

 

•    Cefalea ed emicrania

•    Astenia

•    Le parole o le singole lettere sembrano saltare o muoversi

•    La pagina viene vista in modi differenti a causa della distorsione delle lettere o del bianco dello sfondo.

•    Difficoltà a guardare il computer

•    Ipersensibilità alle luci più luminose, specie quelle fluorescenti

•    Difficoltà a valutare altezze e distanze, che può causare problemi con scale ed ascensori.

•    Difficoltà nella guida notturna, riferendo a volte frammentazione o riflessi anomali delle luci.

•    Insorgenza di cefalea ed emicrania durante la lettura

•    Saltare parole o righi durante la lettura

•    Dopo 10 min. dall’applicazione impossibilità a continuare l lavoro al testo.

•    Spostare la testa od il corpo, o avvicinare ed allontanare il foglio di lettura

•    Lettura lenta e zoppicante e difficoltà ad assorbire le informazioni

•    Seguire le parole con il dito

•    Sonnolenza alla lettura

 

Discriminare i sintomi visivi della Meares-Irlen Syndrome (MIS) e non specifica dislessia da altre malattie visive. E’ essenziale quindi indagare la presenza di alterazioni patologiche che possono avere alcuni dei sintomi tipici delle sindromi sopradescritti.

Errori refrattivi, exoforia, cataratta subcapsulare posteriore possono avere sintomi simili.

Effettuare sempre una accurata visita oculistica: AV, refrazione, lampada a fessura,break-up time lacrimale, strabismo, esame retina.

Alterazioni oculari in comune tra MIS e noMIS: errore refrattivo, sy occhio secco, exoforia.

FILTRI E TERAPIA OTTICA

Nel trattamento di tutte le patologie in cui è compreso un deficit cognitivo o di apprendimento, considerato che l’80% delle informazioni sono veicolate dal processo visivo, andrebbe attenzionato e curato l’aspetto visivo, oculistico ed ortottico.

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